Pubblicato da: Fuoridibici | 19 aprile 2021

Alessandro Bisolti al Tour of the Alps con il desiderio del Giro d’Italia

Inizia oggi il Tour of the Alps, la competizione che fino al 2016 si chiamava Giro del Trentino. Prima della partenza da Bressanone siamo riusciti a scambiare qualche impressione con Alessandro Bisolti della Androni Giocattoli Sidermec, atleta di Gavardo (BS) alla sua quarta stagione con il team di Gianni Savio. Ci ha raccontato, in particolare, il momento in cui ha saputo dell’invito da parte di RCS Sport per il Giro d’Italia, in sostituzione della Vini Zabù. Alessandro è molto legato alla Corsa Rosa e spera vivamente di poter far parte della formazione che sarà al via da Torino l’8 maggio. Queste le sue dichiarazioni, dalle quali traspare determinazione e grande passione:

“Arrivo a questo Tour of the Alps in buona condizione, non ho avuto particolari problemi nella preparazione, l’unica cosa è che non corro da un po’ di tempo. Ho disputato la Tirreno-Adriatico e la Per Sempre Alfredo, la nuova corsa dedicata ad Alfredo Martini, perciò è quasi un mese ormai che non sono in gara. Sicuramente in questa settimana ci sarà da faticare, perché manca un po’ di ritmo. Vedremo giorno per giorno cosa si può fare, anche in accordo con la squadra.

Come ho saputo dell’invito dell’Androni Sidermec al Giro d’Italia? Dal web! È stata una notizia sorprendente per tutti, ero felice ma nello stesso tempo confuso, perché ovviamente avrei preferito che l’invito fosse arrivato mesi fa, in modo anche da prepararsi adeguatamente. Ora cambiano tutti i piani… Spero di riuscire a guadagnarmi un posto in 20 giorni circa! Perché vorrei quel posto? Sicuramente perché ce la metterei tutta per centrare una fuga buona e poi perché sono il più esperto della squadra, anche se non lo dimostro…ahah!! (Alessandro è del 1985 n.d.r.)

Io comunque ho già disputato quattro Giri d’Italia con diverse formazioni: Colnago, Farnese Vini, Nippo-Vini Fantini e la stessa Androni lo scorso anno. Conservo molti bei ricordi, soprattutto della Grande Partenza ad Amsterdam nel 2010 e poi delle occasioni che ho avuto nelle fughe: sempre nel 2010 sul Monte Grappa e a Roccaraso nel 2016, anche perché qui venivo da un lungo infortunio. Inoltre la soddisfazione di giungere fino alla fine, l’emozione che si prova dopo l’arrivo dell’ultima tappa è unica (ha sempre terminato i Giri disputati n.d.r.). E poi non si sa mai, una giornata da sogno può sempre capitare…!”


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