Pubblicato da: Fuoridibici | 29 settembre 2013

Vicenza si candida per il Mondiale 2020

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Vicenza e i Colli Berici hanno annunciato ufficialmente il loro progetto di candidatura per ospitare i Mondiali di Ciclismo su Strada del 2020. L’annuncio è avvenuto ieri a Firenze, in un incontro con la stampa nazionale e internazionale organizzato in occasione del Mondiali attualmente in svolgimento nella città toscana.

Il progetto è affascinante e per alcuni aspetti innovativo, e ha già trovato il sostegno di Renato di Rocco, presidente FCI (Federazione Ciclistica Italiana) e componente del consiglio direttivo UCI (Union Cycliste Internazionale), presente all’incontro di oggi:

«Quando mi è stata sottoposta – ha dichiarato Di Rocco – ho subito appoggiato la candidatura di Vicenza, perché ci sono i tempi giusti per curare al meglio l’organizzazione e perché conosco bene le eccellenze di Vicenza, anche in campo ciclistico. Vicenza e i Colli Berici hanno il sostegno della Federazione Ciclistica Italiana e sappiamo che anche a livello internazionale l’UCI guarda sempre con attenzione alle candidature italiane, perché gli standard dei nostri mondiali sono sempre stati molto elevati. Siamo con voi – ha concluso Di Rocco rivolgendosi al Comitato Promotore della candidatura vicentina – Ora si tratta di pedalare insieme per ragigungere l’obiettivo».

Parole che fanno seguito all’incoraggiamento a proseguire nel progetto già ricevuto dal CONI nazionale, durante un recente incontro con il presidente Giovanni Malagò, e al caloroso augurio di successo formulato poco prima della conferenza stampa di oggi da Brian Cookson, neo-eletto presidente di UCI che ha dichiarato di conoscere e ricordare bene la bellezza della provincia vicentina.

I PUNTI DI FORZA DELLA CANDIDATURA
Le ragioni che rendono affascinante e allo stesso tempo credibile la candidatura di Vicenza e dei Colli Berici sono molteplici, a partire da un territorio ricchissimo di attrazioni (culturali e paesaggistiche) che può essere lo scenario ideale per un percorso tecnicamente molto valido e selettivo, ma anche affascinante. Vicenza e i Colli Berici sono infatti la terra dei capolavori del Palladio, ma anche di dolci paesaggi naturali e del cuore pulsante dell’economia del Nord Est (Vicenza è la terza provincia italiana per valore delle esportazioni).
Soprattutto, si tratta di una terra di grande passione per il ciclismo, nella quale sono nati campionesse e campioni mondiali e sono presenti migliaia di praticanti.
La conferma di questo grande amore per il pedale, combinato con ottime capacità economiche e organizzative, si è avuta quest’anno in occasione della 17ª tappa del Giro d’Italia, che ha attraversato per un ampio tratto il territorio vicentino attirando ben 200 mila spettatori lungo il percorso e ottenendo un ottimo punteggio da parte degli ispettori FCI per quanto riguarda la sicurezza e gli altri aspetti organizzativi. Un’esperienza che si aggiunge a quella, altrettanto positiva, del 2011, quando la provincia vicentina ospitò i Campionati del Mondo di MTB Orienteering.

IL CONCEPT DI PERCORSO
Forte di questo successo, ora Vicenza e i Colli Berici rilanciano, annunciando appunto la volontà di candidarsi ad ospitare i Mondiali di Ciclismo su Strada del 2020. Il percorso delle gare è ancora allo studio, ma l’idea di fondo anche a questo riguardo è già definita da tempo ed è innovativa: non
concentrare tutta l’attività agonista nella città capoluogo, ma abbracciare anche le zone limitrofe e in particolare i Colli Berici. Il risultato sarà un percorso di gara vario, tecnicamente impegnativo per gli atleti e di grande bellezza per gli spettatori, grazie al connubio tra la grande architettura palladiana del centro storico di Vicenza – un vero e proprio gioiello rinascimentale già riconosciuto patrimonio mondiale dall’Unesco – la dolcezza dei pendii dei Berici e l’eleganza delle Ville Venete di cui sono punteggiati i dintorni di Vicenza (dove sorge tra le altre La Rotonda, una delle ville venete più famose nel mondo, al punto da avere ispirato perfino l’architettura della Casa Bianca di Washington DC).

IL COMITATO PROMOTORE
A sostenere il progetto di candidatura di Vicenza e Colli Berici in questa fase preliminare è un Comitato Promotore ristretto, composto da Alessandro Belluscio, Moreno Nicoletti, l’avv. Claudio Pasqualin e Gabriele Viale, tutti già artefici della tappa vicentina del Giro d’Italia di quest’anno e tutti con importanti esperienze nel ciclismo prefessionistico o più in generale nel mondo dello sport di alto livello.

«Vicenza – spiega il Comitato Promotore – può contare su un contesto scenografico che è davvero di rara bellezza e su un tessuto imprenditoriale di eccellenza, in grado di sostenere al meglio insieme alle istituzioni locali una candidatura che può essere di grande prestigio per l’Italia. Si tratta di una sfida che ci impone di competere a livello mondiale con altre candidature internazionali di spessore, ma lavorando con passione ed entusiasmo e unendo le professionalità di tutti (istituzioni, associazioni di categoria socio-economiche, università ed enti locali) possiamo vincere».A queste valutazioni si aggiungono la disponibilità di spazi per una logistica ottimale e una posizione geografica ideale, che consentirebbe di intercettare i grandi flussi del cicloturismo europeo.

I PROSSIMI PASSI
L’iter per la candidatura è già partito, seguendo in modo meticoloso il protocollo UCI (Federazione Ciclistica Internazionale) che prevede in primis il parere favorevole della Federazione Ciclistica Nazionale e del Comitato Olimpico. E dopo l’esperienza dei Mondiali di Firenze, che sono serviti al Comitato Promotore vicentino anche per prendere confidenza diretta con i vari settori organizzativi e gestionali, sono previsti una serie di incontri istituzionali con senatori e deputati vicentini, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza e comuni dell’area Berica, oltre al CONI Veneto.
Il sogno mondiale di Vicenza e dei Colli Berici è ufficialmente iniziato.


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